Amore

Il bisogno di amare e di essere se stessi

Dicono che la Speranza sia felicità,
ma il vero Amore deve amare il passato,
e il Ricordo risveglia i pensieri felici che
primi sorgono e ultimi svaniscono.

E tutto ciò che il Ricordo ama di più un
tempo fu Speranza solamente;
e quel che amò e perse la Speranza
oramai è circonfuso nel Ricordo.

E’ triste! E’ tutto un’illusione:
il futuro ci inganna da lontano,
non siamo più quel che ricordiamo,
né osiamo pensare a ciò che siamo.

                                                               (Strofe per musica, Lord Byron)

Amore, a-mo’-re, una parola di cinque lettere formata da due consonanti e tre vocali, piccola piccola nella sua forma grammaticale infinita nei suoi molteplici significati. Un atto, un verbo intrinseco e mille modi per definirlo. C’è chi passa la vita amando se stesso, chi invece donando amore dona anche la propria esistenza, chi non l’ha mai provato, chi non l’ha mai cercato, chi l’ha perduto chi invece vorrebbe ritrovarlo. Chi ama e non è corrisposto, chi ama sognando, chi ama pregando, chi ama involontariamente in tutte le sue forme e sfaccettature che si manifestano nella vita.

Ho imparato tanto da questo sentimento profondo. L’amore verso i miei genitori va oltre ogni sbaglio, ogni incomprensione oltre anche i miei sogni e me stessa. L’amore invece che desideravo appena ho capito di averlo trovato è andato oltre la mia vita. Se lo provi la tua mente va oltre la ragione e sei disposta a flagellarti aspettando che il tempo faccia il suo corso e il tuo agire abbia un senso nella vita di chi magari non prova come te un sentimento così forte che ti rende inerme davanti a esso.

Un ragazzino e una ragazzina questo eravamo quando ci siamo conosciuti, lui timido, impacciato e io mascheravo la mia timidezza con atteggiamenti forvianti che facevano si che io apparissi ai suoi occhi diversamente da chi fossi. Paura e incapacità di essere me stessa, perché me stessa non piaceva a nessuno nell’età dove si andava contro corrente, dove tutto correva forte senza interruzioni, mentre la mia vita zoppicava e trainando il carro senza due ruote mi fermavo in vari punti per rifocillarmi. A ogni nuovo inizio della mia vita ho sempre sperato che fosse davvero un nuovo inizio. Ci mettevo dentro lo zaino pieno di fiducia, speranza e una grossa spugna con la quale cancellare un pó di ferite.

Non ho mai avuto grossa stima di me stessa ma ogni volta che mi mettevo in gioco ci provavo a non rimanere delusa dicendomi stavolta andrà meglio e tu potrai essere ciò che sogni da sempre. Per un paio di anni ho avuto la fortuna di avere al fianco delle amiche che ben o male condividevano con me delle passioni io però desideravo sempre più, l’amicizia per me era l’oasi di gioventù, spensieratezza che cercavo nella mia famiglia e che non ho mai trovato e lottavo per tenere questi rapporti il più possibile vicini durante l’arco della giornata.

Per un po’ di anni fui davvero persuasiva e ci riuscì, trascorrevo con loro parecchio tempo spesso produttivo, altro invece meno ma ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa. Sono passati 20 anni da allora con qualcuna anche più, non tutte sono felici di salutarmi a braccia aperte ma qualche mese fa quando decisi di mettere su questo progetto e parlare della mia vita le ho ricordate una per una e so che nel bene e nel male ognuna di essa ha lasciato qualcosa nel mio essere. Mi guardo attorno e penso se magari tutti riuscissimo a riflettere cosi profondamente come saremmo fortunati e invece spesso mi ritrovo sola a domandarmelo.

La gente tende a dimenticare l’infanzia, la adolescenza, diventando alle porte dei 40 anni avidi, dispettosi, non capisco perché, il passato è storia è la tua storia, la nostra storia, sei stato impacciato, ricordalo con un sorriso, avevi qualche chilo in più ricordalo con una smorfia, non eri la più popolare della scuola, avrai superato questo dilemma. Ogni cosa ha formato la tua storia, e credo ogni ricordo vada custodito.

“La ragione per cui l’adulazione non è spiacevole è che sebbene menzognera, dimostra come si sia abbastanza importanti, in un modo o nell’altro, da indurre le persone a mentire per conquistarsi la nostra amicizia: un problema loro.”

                                                                  (Lord Byron)

Grazie per avermi ascoltata, qualora lo vogliate mi troverete qui ho tanto ancora da raccontarvi…

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