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Mio padre un amore infinito
“Anna c’è un tempo per tutto, un tempo per studiare, un tempo per giocare e un tempo per amare, al di fuori di quel tempo o perso quel tempo la strada la vedrai in salita e recuperare sarà dura…”“Anna con me non devi mai avere paura ti proteggerò finché Dio vorrà.”“ Anna mangia devi mangiare e diventa grande.”“Nannina di papà sei sveglia? Facciamo colazione?” Morali educative, affetto spropositato e amore incondizionato questo era mio padre. Mi ha accompagnata finché il Signore ha voluto nel percorso della mia crescita alle volte esasperando il nostro simbiotico rapporto. Lui rappresentava l’oasi di pace e placava il tumulto di contraddizioni che il mio animo…
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Lettera al mio caro papà
Avvolta nella tua camicia a quadri di flanella caro papà mi cimento a scriverti con la roca luce del nostro albero di Natale, pensieri, sogni, malinconie mi attanagliano il cuore e la mente. La tua mancanza la sento ogni giorno caro mio ma allo stesso tempo ti sento allontanarti da me sempre più e quella vicinanza mistica di cui tutti parlano non riesco a percepirla, solo in alcuni episodi mi piace pensare che sia tu a vegliarmi con dei segni come quando entrano le colombe dentro il nostro locale o un uccellino viene a farmi visita sulla veranda e cinguettando ricordo quando tu con immenso cuore te ne stavi ore…
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Ricordi, amicizia e il tempo che fù – parte quarta
Alle superiori conobbi Selene il primo giorno chiesi se il suo banco fosse libero per sederci insieme ma mi rispose che aspettava una ragazza. Trovammo delle rispettive colleghe di viaggio per questa nuova esperienza ma nei mesi a seguire ci ritrovammo a chiacchierare su quanto fossero particolari. La sua per certi aspetti la mia per altri ma ci ridevamo su raccontandoci durante le pause le bizzarrie dei loro atteggiamenti. Qualche mese dopo una assidua frequentazione extrascolastica riuscimmo a diventare una squadra. Lei una cima in matematica io me la cavavo nella scrittura eravamo diventate una macchina da guerra da studio, lei faceva i miei compiti di matematica e mi preparava…
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Ricordi, amicizia e il tempo che fù – Parte terza
Inadatta l’aggettivo giusto per definire come mi sono sentita in questi anni. Da piccola troppo matura per lasciarmi andare. Da adolescente troppo consapevole e diligente per lasciarmi andare, da più grande appena assaporata quella tanto attesa libertà di espressione la vita me l’ha impedita mettendomi sulle spalle tante responsabilità come lottare con un tumore a 18 e dopo lottare per tenere in vita mio padre e poco dopo la sua morte per tenere in vita mia madre, perché no uniamo un disastro finanziario e perché no l’ennesima malattia che mi porto dietro e affronto tutti i giorni della mia vita e quindi adesso troppo pesante per lasciarmi andare. Credo che…