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Ricordi, amicizia e il tempo che fù – parte quarta
Alle superiori conobbi Selene il primo giorno chiesi se il suo banco fosse libero per sederci insieme ma mi rispose che aspettava una ragazza. Trovammo delle rispettive colleghe di viaggio per questa nuova esperienza ma nei mesi a seguire ci ritrovammo a chiacchierare su quanto fossero particolari. La sua per certi aspetti la mia per altri ma ci ridevamo su raccontandoci durante le pause le bizzarrie dei loro atteggiamenti. Qualche mese dopo una assidua frequentazione extrascolastica riuscimmo a diventare una squadra. Lei una cima in matematica io me la cavavo nella scrittura eravamo diventate una macchina da guerra da studio, lei faceva i miei compiti di matematica e mi preparava…
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Ricordi, amicizia e il tempo che fù – Parte terza
Inadatta l’aggettivo giusto per definire come mi sono sentita in questi anni. Da piccola troppo matura per lasciarmi andare. Da adolescente troppo consapevole e diligente per lasciarmi andare, da più grande appena assaporata quella tanto attesa libertà di espressione la vita me l’ha impedita mettendomi sulle spalle tante responsabilità come lottare con un tumore a 18 e dopo lottare per tenere in vita mio padre e poco dopo la sua morte per tenere in vita mia madre, perché no uniamo un disastro finanziario e perché no l’ennesima malattia che mi porto dietro e affronto tutti i giorni della mia vita e quindi adesso troppo pesante per lasciarmi andare. Credo che…
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Ricordi, amicizia e il tempo che fù – Parte seconda
Alle elementari ebbi per qualche anno una compagna di banco di nome Cristina, la più intelligente della classe, brava nel disegno, piena di voglia di fare. Spesso dopo le lezioni restavamo a giocare l’uno a casa dell’altra, adoravo gli enormi spazi di casa sua, quando restavamo da me tutto si riduceva a metà tavolo della cucina o al tappeto della camera da letto ma compensava l’enorme ospitalità di mia madre e la smisurata quantità di cibo per merenda. I primi anni ci si divertiva poi ben presto iniziò il tempo di transizione. Mio padre assiduamente ricoverato in ospedale limitava la mia vita sociale fino a far si che i rapporti…
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Ricordi, amicizie e il tempo che fù – Parte prima
Non sono mai stata alla ricerca dell’amicizia, alle volte ho rincorso un po’ la popolarità e l’unione di alcuni gruppi ma il non averla ottenuta spesso è stata colpa mia, delle mie stupide regole invalicabili talvolta fondate altre troppo esasperate da una rigida educazione paternale. La cosa bella era che con il mio modo di essere serioso, rigido ma che mutava in comico e scanzonato spesso erano gli altri a fare la prima mossa e io compiaciuta e onorata mi legavo traendone poi nel tempo una bella amicizia. Nei primi anni della mia vita le figure ludiche sono state la classe di ferro 1908, che alternavano giochi tratti dai passatempi…
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I miei amori – parte prima
Amare, questo era il mio sogno sin da ragazzina. Credo di aver passato metà dei miei anni a desiderare di amare e l’altra metà invece a farlo incodizionatamente contro ogni intemperia, contro ogni ostacolo, contro tutto e tutti. Non saprei definire una data precisa di quando accadde ma ricordo che questa forte volontà già innata prese il posto nella mia vita ben presto. Avevo solo cinque anni e osservando per mesi un amico di mio fratello dodicenne biondo con occhi azzurri mentre ero seduta sul pavimento a giocare con le mie bambole esordì dicendo: caro un giorno crescerò e tu ti accorgerai di me, loro naturalmente si sbellicarono dalle risate…